Prendo subitaneo spunto dalla bella segnalazione della mai troppo lodata (?) Anita del blog Scienziato preoccupato tenuto, appunto, dallo scienziato (preoccupato a ragione se avete l’intellitempo di leggerlo) Federico Valerio per fare una piccola riflessione:
Riporto di seguito il post scritto nel blog sopra citato in riferimento a ciò che qualche giorno addietro causò una nevicata:
“Nevica, governo ladro
Finalmente ho capito il significato della celebre imprecazione “Piove! Governo ladro!” E’ proprio quando le condizioni meteorologiche sono poco più intense del solito che si evidenziano le carenze dello Stato che, utilizzando male (rubando) le tasse pagate dai pochi cittadini onesti, diventa correo dei piccoli e grandi disagi (disastri) associati al maltempo. L’odissea di migliaia di automobilisti bloccati per ore in autostrada, per qualche tir messosi di traverso a causa di un pò di neve e di ghiaccio, è la responsabilità dei tanti governi che hanno incentivato in tutti i modi possibili il trasporto su gomma e continuano a perseverare nell’errore. Se il carico di quel tir di traverso avesse viaggiato su un treno lento, su una linea ferrata ben mantenuta, nella peggiore delle ipotesi il carro merci sarebbe stato fermo ad una stazione , in attesa di miglioramento del tempo. Nel frattempo, gli spazzaneve avrebbe potuto sgombrare le autostrade per i pochi veicoli obbligati a muoversi e ovviamente con le catene a bordo !”
Un paio di giorni fa mentre mi recavo in automobile all’abituale torneo natalizio del “lancio delle uova di storione sulla maionese rafferma“, come sono solito fare, ascoltavo la radio. Guarda caso, il gradito ospite della trasmissione di approfondimento pomeridiano su radiounoRAI era nientepopodimeno che il segretario generale del sindacato degli autotrasportatori che parlava della vicenda di cui sopra. Il simpaticone, sosteneva la tesi secondo cui la vicenda avrebbe dovuto insegnare agli italiani quanto essenziali siano i trasporti su gomma (TIR) per assicurare all’italico popolo pane, latte, pesce, carne, frutta e verdura freschi, genuini e non putrefatti, sulle loro lautamente imbandite tavole. Non solo, rideva di chiunque avesse il coraggio di sostenere la necessità di ridurre questo tipo di trasporti che, secondo lui, andrebbero sostenuti e incrementati (ad esempio riducendo i giorni di blocco del traffico pesante e aumentando il numero di kilometri di percorrenza giornaliera). Concludeva rassicurando tutti (ahimè), sulle buone intenzioni in tal senso dei politici da lui interpellati…
Adesso recativi (QUI) e confrontate i costi (in tutti i sensi) di tre diversi tipi di trasporto (aereo, treno, gomma), tenete presente che un camion consuma e inquina, evidentemente, molto più di un’automobile.
Se proprio non vi basta, QUI trovate il libro bianco della Comunità Europea sula politica dei trasporti (fino al 2010, molto interessante).
A voi le riflessioni…