Tossine tecnologiche

rifiuti elettronici
rifiuti elettronici

Molti prodotti elettronici contengono agenti chimici tossici. Anche piccole quantità di questi composti possono determinare vaste contaminazioni ambientali una volta che il prodotto ha raggiunto la fine della propria vita e viene gettato.

Cosa si può fare in merito? Una soluzione è fare pressioni sui produttori perché rimuovano i composti chimici tossici dalla loro merce. Samsung, Sony, Nokia e Philips hanno promesso tutti di farlo appena possibile, nei limiti dei tempi tecnici richiesti.Se il tuo telefono cellulare è prodotto da: Motorola, Panasonic, Sharp, Siemens, Sony Ericsson…

0 se la marca della tua Tv è: Akai, Bang & Olufsen, Daewoo, Grundig, JVC, Panasonic, Sharp…

0 il tuo computer è un: Acer, Apple, Dell, Fujitsu-Siemens, HP/Compaq, ibm, Panasonic, To­shiba, Tulip…

potresti fare pressione su queste aziende perché seguano l’esempio di quelle che han­no già preso la decisione di eliminare i composti chimici tossici.

Fai il Toxic Tech Test al sito GreenpeaceWeb.org

Ecco un modello di lettera da spedire a un produttore:

Gentile…… ,

Possiedo un prodotto della sua azienda (inserire nome dell’azienda). Come cliente della sua compagnia, vorrei domandarle se il computer/equipaggiamento elettronico (inserire prodotto e modello) che ho acquistato da voi contiene composti chimici tossici.

Questi ultimi, se usati dalla sua azienda nel processo di produzione, causerebbero danni all’am­biente e alle persone. In particolare sono molto preoccupato in merito a ritardanti di fiamma bromu- rati e ai ftalati.

Sempre più aziende stanno scegliendo di eliminare questi composti dai loro prodotti. Se la vostra merce contiene gli elementi di cui sopra, avete in programma di escluderli dalla produzione oppure no?

Se non avete in programma di eliminare i composti tossici, la prossima volta mi vedrò costretto ad acquistare i prodotti di un’altra azienda.

Cordiali saluti, Il tuo nome ed e-mail

Molte delle componenti dei rifiuti elettronici che vengono buttati e incessantemente ricomprati finiscono in Africa, gettati in enormi discariche che avvelenano sopratutto i bambini a causa dell’alta concentrazione di mercurio, cadmio, piombo, come raccontato nel film The Digital Dump. In una discarica nella regione di Accra, in Ghana, ogni anno vengono raccolte tonnellate di rifiuti elettronici, che vengono poi bruciate dai bambini, e selezionate per essere rivendute, col risultato che bambini dagli 8 anni in su vengono a trovarsi costantemente a contatto con metalli pesanti o con sostanze che li intossicano. Analoghe situazioni si verificano in altre nazioni dell’Africa, ma anche in Vietnam, in India, in Cina.

Le Nazioni Unite hanno stimato che circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici vengano gettate via ogni anno dai paesi sviluppati, e che la maggior parte di questi finisca nei Paesi in via di Sviluppo. Smaltire correttamente un vecchio monitor in Germania costa circa 3,50 euro, mentre spedirlo su una nave in Ghana appena 1,50 euro… si tratta di scegliere tra avvelenare bambini o far pagare due euro in più i nuovi monitor…