Il nostro Vate

Amedeo AvogadroInizia dunque la pubblicazione dei contributi che i migliori discenti hanno prodotto, producono e spero produrranno, per rendere memorabile il tempo passato insieme.

Sono anni che, in classe, vado glorificando Avogadro ottenendo in cambio risposte di ogni tipo da parte degli alunni. In realtà i motivi che mi spingono a cantarne le lodi sono diversi e riassumibili in:

  • – credo sia uno dei pochissimi italiani (in mezzo ad un mare di anglosassoni, francesi, teutonici vari) ad essere presente nei libri di scienze/chimica di scuola superiore (o equivalente) in ogni parte del mondo
  • – l’aspetto, oggettivamente un tantino bizzarro, mi permette di introdurre al meglio il famoso concetto che recita: “Non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello!
  • – la frase non è mia (è del comico Frassica), ma funziona alla grande in classe perché gli alunni non la conoscono e si aspettano la solita “non è bello ciò che è bello , ma è bello ciò che piace”, affermazione inutile e pure sbagliata.
  • – la bellezza va cercata ed è presente ovunque, ovvero: sta negli occhi di chi la guarda.

questa è una poesia scritta dalla discepola UAITS (IIIE 2009) rigorosamente in rima dedicata al nostro bellissimo (e voi sapete di cosa parlo!!!!)  Amedeo Avogadro

Oh Avogadro, mio unico vate

a te vorrei tanto dedicare ballate,

ma più delle mie capacità far non posso

e spero che rimarrai ugualmente commosso.

Nel blog di classe, in primo piano,

vi è un uomo alquanto strano:

dal naso aquilino

e il capello corvino

ci osserva e protegge,

rappresenta la nostra legge!

Dai gas eri davvero affascinato

tanto che ad una inaspettata teoria ti hanno portato;

da qui è nato il tuo enorme successo

e vieni osannato ancora adesso.

Di te l’Italia deve solo esser fiera:

hai mantenuto alto l’onore della nostra bandiera.

Il tuo nome nessuno mai dimenticherà,

finché sulla Terra vita vi sarà.